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Drama: Hana Yori Dango

Titolo: Hana Yori Dango (Boys before Flowers)
Regia: Ishii Yasuharu, Yamamuro Ooho e Katayama Osamu.
Anno: 2005
Episodi: 9 (prima stagione)
Cast: Oguri Shun (Hanazawa Rui), Matsumoto Jun (Domyouji Tsukasa), Inoue Mao (Makino Tsukushi), Matsuda Shota (Nishikado Soujiro), Abe Tsuyoshi (Mimasaka Akira)
Voto: 5/5

Trama: Makino Tsukushi è l'unica studentessa povera alla Eitoku Gakuen, una scuola per studenti ricchi e privilegiati. A governarla sono i Flower 4, o gli F4, un gruppo di quattro ragazzi che provengono da famiglie molto potenti e prestigiose: Domyouji Tsukasa, il capo del gruppo e l'erede della Domyouji World Finance Group, Hanazawa Rui, introverso e gentile, Nishikado Soujiro, e Mimasaka Akira. Se uno studente dell'Eitoku Gakuen va contro uno degli F4, riceve un cartellino rosso e diventa vittima del bullismo dell'intera scuola, fino a quando non gli resta altro da fare che abbandonare gli studi e farsi trasferire.
Makino vorrebbe trascorrere il suo tempo all'Eitoku in modo tranquillo, senza attirare l'attenzione, ma uno giorno si ritrova ad affrontare Domyouji per difendere un'amica. Il giorno seguente riceve il cartellino rosso e per lei iniziano i problemi. Anche se vittima del bullismo, Makino decide di resistere e dichiara apertamente guerra a Domyouji e agli F4. La sua risolutezza attira l'attenzione e la curiosità di Hanazawa Rui, ma anche e soprattutto di Domyouji Tsukasa.
(Trama tradotta e adattata dal contributo inglese su Wikipedia)

Recensione: Un paio di sere fa ho finito di guardare la prima stagione di Hana Yori Dango, un drama giapponese basato sull'omonimo manga di Kamio Yoko, da cui è stato tratto anche un anime che, a detta di molti, non è all'altezza del drama (io non l'ho visto, quindi non posso dare la mia opinione personale). Il manga è stato pubblicato anche in Italia e conta ben 48 volumi.
Per quanto riguarda il drama, posso invece dire che ogni volta che iniziavo a guardarlo non riuscivo a staccarmi. Ci ho messo due sere per finirlo. E non me ne pento!
Come avete letto dalla trama ci ritroviamo in un certo senso davanti alla "solita" storia dei manga shoujo. Lei povera, i bulli a scuola che poi diventano buoni e si innamorano della protagonista e i vari intrecci amorosi con le amiche/gli amici. Bene, ok, sì, forse non è originalissima come serie, ma lasciatemi dire una cosa: i personaggi sono talmente ben definiti che non si può fare a meno di vivere ogni puntata come se ci tuffassimo davvero nelle loro vite. Soprattutto ci si affeziona in modo insano a Domiyouji Tsukasa, il peggiore dei bulli. Almeno per me è stato così. Sin dalla primissima puntata ho iniziato a tifare per lui, nonostante quel suo caratteraccio, nonostante continuasse a prendere a pugni chiunque gli desse semplicemente fastidio, nonostante continuasse a esprimersi con frasi denigratorie verso le persone povere. L'ho adorato sempre di più, poi dalla scena in ascensore non c'è stato più ritorno. Un personaggio che diverte per il suo modo di esprimersi, ma che se si guarda a fondo è anche quello più complesso di tutta la serie. È grazie a lui, infatti, se Hana Yori Dango è diventato e diventerà per molti un drama indimenticabile. 
Ho pianto, oh se ho pianto. Quanto ho pianto nelle ultime due puntate della prima stagione! E se mi avete seguita fin qui, se mi seguite da un po', sapete che non sono una che si commuove o versa lacrime facilmente, almeno per quanto riguarda libri, manga e drama. 
Un altro personaggio che porta avanti la storia è la madre di Tsukasa, una donna di potere senza scrupoli né sentimenti. Si fa odiare sin dalla prima apparizione e la odierete fino alla fine. A un certo punto mi è sembrata poco credibile come madre, ma purtroppo credo che esistano davvero persone così. 
Hanazawa Rui è il principe azzurro, l'antagonista ma anche il miglior amico di Tsukasa. E sebbene sia interpretato da Oguri Shun, che ho adorato in Rich man, poor woman, qui non mi ha presa molto, forse perché avrei voluto che anche la sua storia venisse approfondita.
Da non dimenticare è sicuramente Okami-Sama, con i suoi "I once loved a man..." e le storie che ne seguivano e che lasciavano senza parole Makino e Yuki.
A fine drama non ho potuto fare a meno di pensare a quanto Kamio Yoko sia stata brava a creare dei personaggi che, per quanto piuttosto sterotipati, risultano veri e ti catturano, ti fanno soffrire e gioire con loro. 
Insomma, se ancora non si è capito, ho adorato Hana Yori Dango!
E lo consiglio a tutti voi!

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